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Mattonelle “intelligenti” per città sempre più “smart”: Speaking Stones!

Migliorare la qualità della vita delle persone ipovedenti grazie ad un sistema di pavimentazione innovativo: ecco l’incredibile progetto che va oltre le barriere architettoniche

 

Le mattonelle intelligenti “Speaking Stones” presentate alle V Edizione di Maker Faire Rome – the European Edition 4.0

Vincitore della XII Edizione del Concorso “Design for Next” di Lazio Innova (sezione “Smart Cities”), è stato presentato alla V Edizione di Maker Faire Rome – the European Edition 4.0: “Speaking Stones” è il risultato di un tavolo di co-progettazione, coordinato dal Professor Ely Rozenberg – coordinatore del corso di Design alla ROME University of Fine Arts a cui hanno preso parte l’Azienda D’Ascenzi Pavimenti, l’architetto Marianna Vincenti e le studentesse Eleonora Petrassi, Francesca D’Amario e Gaia Rossi Merighi. Si tratta di un sistema intelligente di mattonelle per la pavimentazione, adatto per le esigenze di spostamento degli ipovedenti. Un’utile idea basata sull’installazione di un trasmettitore bluetooth all’interno del materiale di pavimentazione, che trasmette il segnale di direzione alla persona che vi sta camminando. Un progetto di grande servizio, che abbatte le barriere architettoniche nelle nostre città, rendendole più accessibili e inclusive ma anche un nuovo successo per la Scuola di Design RUFA.

Per saperne di più abbiamo intervistato Leone Valleriani, coordinatore del progetto per conto dell’Azienda D’Ascenzi Pavimenti.

D. Buongiorno Dottor Valleriani e complimenti per il progetto! Come è nata la collaborazione tra RUFA – Rome University of Fine Arts e l’Azienda D’Ascenzi Pavimenti?

R. Buongiorno a voi e grazie per questo approfondimento! L’iniziativa è nata intorno al “Tavolo di Design” organizzato da Lazio Innova: Lazio Innova ha fatto un bando in occasione della XII Conferenza “Design for Next” che si svolge ogni anno in un’altra città, rivolta alle Università in cui si insegna Design. Per la Conferenza 2017 sono stati invitati gli atenei e le scuole di Design di Roma a cui sono state affiancate alcune aziende del Lazio.

D. “Speaking Stones” è pensato sia per ambienti esterni sia per ambienti interni: in termini di realizzazione di una pavimentazione così smart che possa facilitare le esigenze di spostamento delle persone ipovedenti che tipo di requisiti sono necessari in un ambiente domestico piuttosto che outdoor?

R. In entrambi gli ambienti i moduli Beacon richiedono un’alimentazione. Pur essendo ottimizzati per un consumo minimo della corrente la loro autonomia (da pochi mesi fino a pochi anni) richiede una manutenzione o una batteria che garantiscano una funzione per un periodo significativo. Mentre all’aperto si può prevedere un modulo fotovoltaico come nel caso delle luci stradali Cat eye, all’ interno è necessario alimentare i moduli Beacon con una batteria. All’aperto il vantaggio è risparmiare lunghi percorsi tattili per i non vedenti con una mattonella che copre diverse centinaia di metri lineari.

D. Il problema delle barriere architettoniche è presente in tantissime città e strutture/ edifici: la possibilità di adottare delle mattonelle intelligenti permetterebbe di superarlo e di migliorare sensibilmente la vita di tantissime persone: quali sono secondo Lei le aree “più sensibili”, nelle quali dovrebbe essere prioritario l’utilizzo di una pavimentazione “smart”?

R. Sicuramente gli incroci stradali per assistere a navigare per i non vedenti, in prossimità di esercizi che forniscono servizi basilari: farmacie, ingressi metro, supermercati etc. ed esercizi commerciali.  

D. Realizzare una pavimentazione di questo tipo rispetto ad una pavimentazione “standard”  ha dei costi aggiuntivi e, in caso positivo, è possibile farne una stima di massima?

R. Lo standard (o forse un cartello, dipende dalle opinioni) oggi per percorsi tattili “intelligenti” è LOGES VET EVOLUTION (LVE)Questi percorsi richiedono un bastone da non vedenti che costa circa 700 Euro e munito di un scanner dei RFID nascosti sotto le mattonelle che hanno un raggio di trasmissione di 1-2 centimetri come le carte di credito “contactless”. Serve inserire le antenne RFID ogni 50 cm. Ogni antenna costa circa 8 Euro. Inutile dire che quasi nessuno è munito del bastone specifico. Questo dispositivo richiede una manutenzione quotidiana in forma di ricarica. Il Sistema “Speaking Stones” richiede un modulo Beacon ogni 50 metri e risparmia la necessita di coprire chilometri con i percorsi tattili per i comuni e risparmia per il non vedente l’acquisto di un bastone costoso. 

Ogni modulo Beacon costerebbe da 5-10 Euro. Basta avere un telefono cellulare con un auriculare e una App specifica per usufruire dell’ impianto. I Beacon, se diffusi in quantità sostanziale potrebbero sostituire la navigazione GPS che consuma in modo notevole le batterie dei cellulari. Visto che i Beacon hanno una precisione approssimativa è necessario avere un’ancora fisica nell’ambiente data dalla forma della mattonella tattile per confermare la posizione precisa.

 

Il Team di “Speaking Stones” al completo

 

Un progetto davvero utile, innovativo e dai costi sostenibili: un bellissimo esempio di come l’innovazione possa migliorare la qualità della vita delle persone affette da disabilità rendendo le nostre città sempre più “smart” anche in termini di accessibilità.