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Progetti italiani per la sostenibilità alla conquista del mondo

“Italy, where else?”: L’innovazione italiana alla conquista del mondo

Progetti italiani alla conquista del mondo: scopriamo i più interessanti tra quelli dedicati alla sostenibilità presentati ai mercati internazionali

 

È noto semplicemente come il Ces di Las Vegas ma in realtà è il Consumer Electronic Show, la più grande fiera tech al mondo. Si tiene ogni anno, ad inizio gennaio, a Las Vegas. Gli espositori dell’ultima edizione erano oltre 3.500; i visitatori oltre 130.000. Non è un caso, quindi, che sia considerato l’evento clou, quello nel quale chiunque senta di avere un prodotto davvero “forte” decida di mostrarlo al mondo.

Le nostre aziende italiane non fanno eccezione: che siano di lunga esperienza o startup innovative, ogni anno la rappresentanza italiana a Las Vegas cresce per numeri e qualità e si conferma all’altezza degli scenari internazionali, grazie alla  alla collaborazione con ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

In questa edizione, sotto il claim “Italy, where else?”, ben 50 innovative startup provenienti da 13 regioni del nostro Paese hanno scelto l’Eureka Park di Las Vegas per presentare le proprie soluzioni. 

I progetti italiani per la sostenibilità alla conquista del mercato internazionale

Dal rivestimento per superfici che purifica l’aria e riduce lo smog, al cestino smart che differenzia i rifiuti autonomamente, fino al Web3 e la blockchain che supportano l’agrifood tracciando le filiere, ben 12 di questi progetti si focalizzavano sulla sostenibilità, ed è di questi che vogliamo parlare.

elle nostre startup in missione oltreoceano.

Origami, il pannello solare pieghevole

Immagina per esempio di andare in giro con un pannello solare portatile e pieghevole. La milanese Levante ne ha inventato uno modulare. Si chiama Origami: creato con fibra di carbonio riciclata, è in grado di produrre fino a 500W di energia ed è adatto a un uso in mobilità.

Sunspeker: pannelli belli per tutelare il patrimonio storico e paesaggistico

A proposito di pannelli solari, la torinese Sunspeker crea rivestimenti estetici capaci di preservarne l’efficienza. Uno degli obiettivi principali è tutelare il patrimonio artistico, storico e paesaggistico, rendendo inoltre possibile l’applicazione di affissioni pubblicitarie.

L’IoT sostenibile di InnoItaly

Le proposte delle startup italiane naturalmente vedono protagonisti sensori e tecnologie di ultima generazione. Innoitaly da Codognè (Treviso) punta a sviluppare dispositivi IoT sostenibili, che non richiedano né batterie né alcun tipo di manutenzione.

Mai più smog con ReAir

REair di Milano invece vuole eliminare lo smog e purificare l’aria inquinata delle grandi città impiegando una tecnologia innovativa basata sul principio della fotocatalisi.

Così attraverso l’utilizzo di coating – ovvero rivestimenti – fotocatalitici, trasparenti e inodore che non alterano il colore e l’aspetto delle superfici, si possono abbattere microrganismi nocivi e NOx.

I cestini ‘smart ‘ per i rifiuti e la raccolta differenziata

Ganiga, azienda di Bientina (Pisa) ha brevettato e inventato Hooolyil cestino smart che comunica col cittadino, differenziando in automatico i suoi rifiuti.

Fornisce statistiche e dati grazie all’intelligenza artificiale, permettendo l’avviso e la pianificazione di un percorso ottimizzato di svuotamento dei cestini. Tutto questo da un lato porterebbe a un taglio dei costi del personale impiegato, dall’altro diminuirebbe l’inquinamento generato dalla raccolta.

Sempre nell’ambito della gestione di rifiuti, EcoSense SmartBin Pro è un’invenzione che integra sensori e sistemi di comunicazione bidirezionale, consentendo ai cittadini di accedere a dati sulla produzione di spazzatura in tempo reale. Si tratta dell’ultimo prodotto lanciato da Partitalia di Lainate (Milano), che produce e commercializza smart card, tag, lettori Rfid e soluzioni IoT, sviluppando soluzioni per l’efficientamento dei processi.

Agritech & Foodtech per la tutela delle risorse naturali

Nelle coltivazioni d’altra parte interviene l’intelligenza artificiale e si parla di agritech, sempre più. Sam (Smart Agriculture Method) è una piattaforma creata a Sassari che supporta le decisioni per l’agricoltura in grado di incrociare i dati provenienti da droni, stazioni agro-meteorologiche e satelliti con l’obiettivo di ottimizzare le risorse, fornendo indicazioni su quanta acqua distribuire e dove trattare o fertilizzare in base alle esatte esigenze delle colture.

Ez Lab di Padova invece utilizza la blockchain e l’intelligenza artificiale per tracciare le filiere nel settore agroalimentare. Ha sviluppato un Digital Product Passport (Dpp) che permette ai consumatori di accedere alle informazioni sui prodotti in modo immersivo, grazie a una user experience (Ux) che sfrutta l’AI per creare uno storytelling ingaggiante, in grado di coinvolgere e fidelizzare.

Il vertical farming domestico

I temi legati alle smart home sono molto presenti nelle proposte, che spesso si affacciano all’agricoltura o intrecciano i due mondi. Hexagro, ancora a Milano, ha sviluppato Clovy, un sistema di vertical farming domestico per coltivare ortaggi anche indoor. L’apparecchio è supportato da un’App che aiuta a mantenere uno stile di vita sano e sostenibile.

Smart cities & mobilità

Si cercano poi soluzioni per città più smart, come MOVIDA–Management Over IP Detection Audio, un dispositivo intelligente per il rilevamento del rumore urbano e della qualità dell’aria, con servizi integrati per utenti pubblici e privati. L’ha lanciato Tecnojest di Spoltore (Pescara), che fornisce soluzioni ICT per la comunicazione tra persone e cose. Sviluppa inoltre una piattaforma hardware e software denominata O²IP che offre servizi per dispositivi a basso consumo per retail, ospedali, banche, città, industrie.

Ovviamente è tempo di “Vehicle Technology”, con una grande attenzione per le esigenze della mobilità. Powandgo di Brescia è una piattaforma che connette gli utenti privati e le attività commerciali dotate di colonnine di ricarica con chi ha bisogno di ricaricare auto elettriche o ibride plug-in. La condivisione delle stazioni offre ai proprietari un introito limitando i costi per gli automobilisti, mentre la piattaforma consente di aggregare più colonnine private in un’unica interfaccia.

E se in futuro i bus diventassero una sorta di navicella spaziale urbana che cambia in base alle necessità? NExT di Padova propone un sistema di trasporto intelligente avanzato basato su flotte di veicoli elettrici modulari. Ogni modulo può unirsi e staccarsi da altri moduli sulle normali strade. Quando si uniscono, i moduli creano un’area aperta tra loro, simile a un autobus, consentendo ai passeggeri di stare in piedi e camminare da un modulo all’altro. Questo sistema permette di far coincidere la domanda e l’offerta di trasporto pubblico, riducendo il consumo dovuto ai bus vuoti.

L’innovazione per il marketing e la comunicazione 

La tecnologia intanto innova sia il settore della formazione sia la comunicazione e il marketing. The Thinking Clouds di Benevento ha ideato Greenia, una piattaforma AI di microlearning che fornisce in linguaggio naturale pillole divulgative in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030: permette di progettare e distribuire in modo automatizzato corsi formativi interattivi, arricchiti da tutor digitali ed esperienze di realtà aumentata (AR).

La meneghina Tmp Group ha creato Musa, un’altra piattaforma ma stavolta basata su Non-fungible token, con l’intenzione di aumentare le opportunità per i brand di integrare gli Nft nella loro strategia digitale. Operando sulla blockchain Algorand, a impatto zero in termini di emissioni, offre un marketplace sostenibile, che permette ai marchi di personalizzare le strategie in base ai profili dei clienti e ai propri obiettivi di marketing specifici.

I progetti per la sostenibilità a Maker Faire Rome

Ogni anno, Maker Faire Rome seleziona decine di progetti innovativi a tema sostenibilità per presentarli al mercato, agli investitori e al grande pubblico. Si tratta di soluzioni di prodotto e/o di servizio destinate sia al mercato B2B che a quello B2C: una panoramica interessantissima e ricca di stimoli per quanti hanno a cuore i temi della transizione energetica, del cambiamento climatico e dell’innovazione applicata alla tutela degli ecosistemi, in ogni loro forma.

Se anche tu hai un progetto su questi argomenti, candidati a presentarlo: a breve sarà online la Call for Makers. Se invece sei un’azienda che lavora già nel settore, puoi scegliere Maker Faire Rome per presentare il tuo lavoro: la Call for Partners è sempre aperta.

fonti: Ces I ICE

immagine di copertina: Case in Paglia

autrice: Barbara Marcotulli


 

Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, PMI e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.

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